LA CAPPELLINA

CENNI STORICI 

Nell’area antistante la Chiesa,  rimane la Cappellina, la  vecchia chiesa parrocchiale. Eretta nel 1721,  fino all’anno 1903 fu prima rettoria dipendente della parrocchia di San Martino in Peschiera del Garda, (di ciò ne fa ricordo la lapide dell’allora rettore Don Vittorio Righetti) poi nel 1943 divenne parrocchia grazie all’interessamento di Don Riccardo Biondani, il primo parroco nominato dal Vescovo per San Benedetto di Lugana. L’edificio fu utilizzato per il culto fino al 1962, quando fu sostituita nelle proprie funzioni dalla chiesa attuale.

DESCRIZIONE DEGLI ESTERNI

La scalinata d'ingresso della vecchia chiesa parrocchiale. Foto Nicoletta Deidonè - © Copyright 2022

La scalinata d’ingresso neoclassica della cappellina.

L’attuale parrocchiale vecchia è un edificio di dimensioni ridotte a pianta rettangolare comprendente all’esterno una scalinata di pietra, dalla quale si accede frontalmente all’interno nell’aula dei fedeli, attraversandola oltre a questa si trovano il presbiterio e la sacrestia ed infine contiguo al corpo più basso della stessa, si trova il campanile di media altezza a pianta quadrata, costruito postumo nel 1902. La facciata di ingresso alla Chiesa è rivolta a nord ovest, secondo un’asse di giacitura dell’edificio nord ovest – sud est, dettato probabilmente sia dalla morfologia dei luoghi, che dalla probabile esistenza di altri edifici, oggi demoliti. La Chiesa è inserita in un ambito edilizio comprendente sul lato sud ovest di ulteriori edifici risalenti allo stesso periodo, un tempo di proprietà dei religiosi accorpati longitudinalmente alla muratura della Chiesa. Si notano analizzando i materiali che compongono i fianchi della Chiesa, alcuni particolari ha conferma delle notizie storiche in possesso circa gli ampliamenti subiti dalla costruzione del tempo. Il primo corrisponderebbe all’attuale sagrestia e presbiterio, cioè la prima chiesetta (1721) di piccole dimensioni con muri di maggiore spessore. Il secondo, eseguito nel 1903, con ulteriore allungamento della Chiesa, nella zona della navata di circa sei metri, verso l’attuale strada comunale, ciò è anche verificabile dalle planimetrie catastali, che riportano ancora oggi la dimensione originaria dell’edificio.

La navata

La muratura è realizzata in corsi di pietrame e ciottoli, inframmezzati da altri in laterizio. Le aperture sono realizzate in breccia al tessuto murario, con radi rinforzi sempre in laterizio. La copertura posta su una muratura in travi, travetti lignei di quercia e assito in pino è a due falde in due diverse altezze, rispettivamente al presbiterio e all’aula dei fedeli. La struttura presenta un’antica capriata posta alla metà della lunghezza del corpo edilizio, in buona fattura e correttamente nervata nelle murature. La facciata principale, presenta superiormente un timpano incorniciato da fitte modanature costituite da gole e contro gole alternate, con al di sopra un pinnacolo in pietra, con una piccola croce in ferro battuto. Il frontone è sostenuto architettonicamente in facciata da due lesene verticali, poste esattamente al bordo della facciata stessa, con pilastri di forma quadrangolare sostenuti da basamenti molto robusti, con modanature lineari, richiamanti lo stile dorico.

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L’interno della cappellina, vista dal presbiterio verso l’aula fedeli e l’ingresso principale.

 

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